Nel panorama dell’accumulo energetico, il cobalto gioca un ruolo fondamentale. Questo metallo è infatti uno degli elementi chiave impiegati nelle batterie agli ioni di litio, in particolare per aumentarne la stabilità e la densità energetica. Tuttavia, dietro alla sua utilità tecnica si cela una complessa rete di problematiche etiche, ambientali e sociali che, negli ultimi anni, ha portato molte aziende del settore a rivedere le proprie scelte in termini di materiali.
Come azienda produttrice specializzata in batterie al litio ad alte prestazioni, riteniamo fondamentale fare chiarezza sull’utilizzo del cobalto, sulle tipologie di batterie che lo contengono e sui motivi per cui, in molti casi, si preferisce evitarlo.
A cosa serve il cobalto nelle batterie al litio?
Il cobalto viene utilizzato prevalentemente nei catodi delle celle agli ioni di litio, dove contribuisce a:
- Aumentare la densità energetica, ovvero la quantità di energia immagazzinabile per unità di peso;
- Migliorare la durata del ciclo di vita della batteria.
Le batterie contenenti cobalto sono largamente impiegate in smartphone, laptop, auto elettriche e altri dispositivi dove la compattezza e l’autonomia sono cruciali. Tra le chimiche più diffuse troviamo:
- NMC (Nickel-Manganese-Cobalto): ampiamente usate nel settore automotive;
- NCA (Nickel-Cobalto-Alluminio): adottate da alcuni costruttori di veicoli elettrici per la loro alta densità energetica;
- LCO (Litio-Cobalto-Ossido): molto comune nei dispositivi elettronici di consumo.
Le problematiche etiche legate all’estrazione del cobalto
Il 70% del cobalto mondiale proviene dalla Repubblica Democratica del Congo (RDC), un Paese che da decenni affronta gravi problemi di instabilità politica, conflitti armati e sfruttamento del lavoro minorile.
Secondo numerosi rapporti internazionali, gran parte delle miniere congolesi opera in condizioni precarie:
- I lavoratori, spesso bambini, scavano a mani nude in gallerie pericolose;
- Le norme di sicurezza sono assenti o ignorate;
- Le comunità locali ricevono pochissimi benefici dall’estrazione, mentre subiscono pesanti impatti ambientali.
Questo ha spinto il cobalto ad essere inserito nella lista dei cosiddetti minerali dei conflitti (conflict minerals), ovvero materiali la cui estrazione finanzia guerre e violazioni dei diritti umani.

Come influisce il cobalto sul costo delle batterie?
Il cobalto è un materiale raro e costoso, soggetto a forti fluttuazioni di prezzo. Le tensioni geopolitiche e l’instabilità della sua produzione incidono negativamente sulla filiera, rendendo più onerosa la produzione di batterie.
Le batterie LFP, oltre a essere più sostenibili, risultano anche più stabili a livello di costi, poiché utilizzano materie prime più comuni e disponibili in diverse aree geografiche.
Batterie al litio senza cobalto: una scelta consapevole
In risposta a queste problematiche, sempre più aziende stanno orientando le proprie ricerche verso chimiche alternative senza cobalto, in grado di garantire prestazioni elevate e maggiore sostenibilità. Tra queste, la più interessante è senza dubbio la tecnologia LFP (Litio-Ferro-Fosfato).
Perché scegliere le batterie LFP?
Le batterie LFP si distinguono per:
- Assenza totale di cobalto e nichel;
- Stabilità termica superiore, ideale per applicazioni industriali;
- Maggiore durata del ciclo di vita, anche oltre i 3000 cicli;
- Sicurezza intrinseca in caso di surriscaldamento o urti;
- Costi più competitivi rispetto ad altre chimiche.
Per queste ragioni, la chimica LFP è diventata sempre più popolare e in Archimede Energia, utilizziamo con successo celle LFP in settori come:
- Energy storage system (ESS)
- Veicoli elettrici per la logistica (AGV, muletti, carrelli elevatori)
- Torri faro a batteria e lighting towers
- Imbarcazioni elettriche
- Sistemi fotovoltaici con accumulo industriale
Le batterie al litio senza cobalto sono meno performanti?
Dipende dall’ambito di applicazione. Le batterie LFP hanno una densità energetica leggermente inferiore rispetto alle celle NMC o NCA, ma offrono numerosi vantaggi:
- Maggior durata: oltre i 3.500 cicli
- Migliore sicurezza termica
- Maggiore stabilità chimica
- Costi più contenuti nel lungo periodo
Sono quindi perfette per applicazioni dove la sicurezza, la durabilità e l’affidabilità sono prioritari rispetto alla compattezza estrema.
Qual è l’impatto ambientale dell’estrazione del cobalto?
L’estrazione del cobalto comporta:
- Inquinamento di suolo e falde acquifere
- Deforestazione e perdita di biodiversità
- Emissioni nocive legate al processo estrattivo
Il passaggio a chimiche senza cobalto, come LFP, permette di ridurre notevolmente l’impronta ambientale dell’intera filiera produttiva.
Come viene riciclato il cobalto dalle batterie esauste?
Il cobalto può essere recuperato attraverso processi di riciclo chimico o pirometallurgico, ma le tecnologie oggi in uso richiedono ancora investimenti e ottimizzazione. Inoltre, il recupero non è sempre economicamente vantaggioso, soprattutto per batterie con basse percentuali di cobalto.
Per questo motivo, ridurre l’impiego del cobalto fin dalla fase di progettazione è una strategia più efficace.
Il nostro impegno: prestazioni, trasparenza, responsabilità
Come produttori specializzati in batterie al litio, in Archimede Energia ci poniamo un obiettivo chiaro: costruire batterie ad alte prestazioni, facilmente integrabili, con un’attenzione particolare alla responsabilità etica e ambientale.
Per questo motivo:
- Prediligiamo celle LFP, nelle nostre soluzioni dedicate a settori industriali e alla mobilità sostenibile, completamente prive di cobalto, per costruire soluzioni sicure, durevoli e facilmente integrabili;
- Collaboriamo con fornitori qualificati e trasparenti;
- Monitoriamo la filiera dei materiali per garantire il rispetto delle normative europee e degli standard internazionali in tema di diritti umani.
Il cobalto resta, ad oggi, un componente essenziale in alcune tecnologie di batterie al litio, ma non è l’unica strada percorribile. Le alternative prive di cobalto, come le batterie LFP, non solo rappresentano una soluzione più sostenibile, ma anche più sicura e performante in molti contesti applicativi.
Scegliere una batteria senza cobalto significa scegliere consapevolmente: ridurre l’impatto sociale ed ecologico della tecnologia e contribuire a un’evoluzione dell’industria in chiave etica e responsabile.
Vuoi scoprire le nostre soluzioni senza cobalto per i tuoi progetti industriali o di mobilità elettrica?
Contattaci: il nostro team tecnico è pronto ad accompagnarti nella scelta della batteria più adatta alle tue esigenze.