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La mobilità elettrica non è più una visione futura: è una realtà concreta. Tuttavia, per rendere questa transizione davvero sostenibile, non basta sostituire motori a combustione con batterie al litio. Serve un cambiamento più profondo: una revisione del ciclo di vita delle batterie, dalla produzione alla dismissione, in chiave di economia circolare. È proprio su questa visione che si stanno concentrando le nuove normative europee e le aziende più innovative del settore.

Con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2023/1542, l’Unione Europea ha stabilito un nuovo quadro normativo che ridefinisce ogni fase della vita delle batterie: progettazione, tracciabilità, riciclo, seconda vita, responsabilità sociale e ambientale. Un passaggio epocale per tutto il comparto, che interessa direttamente chi, come Archimede Energia, produce batterie al litio ad alte prestazioni, pronte per essere integrate in modo semplice nei più avanzati sistemi di mobilità elettrica, energy storage e applicazioni industriali.

La Normativa Europea 2023/1542: un nuovo standard per la sostenibilità delle batterie

Dal 18 agosto 2023 è in vigore il Regolamento UE 2023/1542, che sostituisce la precedente Direttiva 2006/66/CE. Le principali novità introdotte includono:

  • Passaporto digitale della batteria: ogni batteria industriale ed EV sarà dotata di un QR code per tracciarne composizione, origine e vita residua.
  • Calcolo dell’impronta di carbonio: sarà obbligatorio misurare e dichiarare le emissioni lungo tutto il ciclo di vita, con limiti futuri in fase di definizione.
  • Due Diligence obbligatoria: le aziende dovranno mappare e gestire i rischi ambientali e sociali legati all’approvvigionamento.

Riciclo dei materiali critici: almeno il 50% del litio dovrà essere recuperato entro il 2027, con raccolta separata tramite centri specializzati.

Archimede Energia Battery Passport, Normativa Europea 2023/1542

Tabella riepilogativa: scadenze e obblighi normativi

Per facilitare l’adeguamento da parte di produttori e operatori della filiera, il Regolamento europeo ha previsto un’entrata in vigore scaglionata dei diversi obblighi. Di seguito una sintesi delle principali date da segnare:

Archimede energia Regolamento Europeo Batterie 2023/1542: Tabella riepilogativa: scadenze e obblighi normativi

Categorie di batterie coinvolte nel Regolamento

Il regolamento si applica a tutte le categorie di batterie, indipendentemente da forma, peso, composizione o applicazione. Le principali sono:

  • Batterie portatili: sigillate, peso ≤ 5 kg, uso generale.
  • Batterie LMT (Light Means of Transport): per bici, monopattini e scooter elettrici, sigillate, peso ≤ 25 kg.
  • Batterie SLI: per avviamento, illuminazione e accensione nei veicoli.
  • Batterie per veicoli elettrici (EV): progettate per fornire trazione a veicoli ibridi o elettrici.
  • Batterie industriali: superiori a 5 kg e non destinate ad automotive o LMT.
  • Batterie incorporate o aggiunte a prodotti: inclusi dispositivi elettrici, macchinari, mezzi di sollevamento, ecc.

Nel caso in cui una batteria rientri in più categorie, si applicano i requisiti più restrittivi.

Archimede energia tipologie di batterie coinvolte nel Regolamento Europeo Batterie 2023/1542

Etichettatura, tracciabilità e marcatura CE

Dal 18 agosto 2024, tutte le batterie dovranno riportare la marcatura CE, mentre le etichette dovranno includere:

  • Capacità nominale e durata
  • Composizione chimica
  • Simboli per il corretto smaltimento

Dal 2026, queste informazioni dovranno essere presenti anche su etichette leggibili esternamente. Dal 2027, sarà obbligatorio integrare un QR code per accedere digitalmente a tutte le informazioni tecniche.

Passaporto digitale: trasparenza e dati a portata di QR code

A partire dal 18 febbraio 2027, le batterie industriali > 2 kWh, per veicoli elettrici e per mezzi leggeri (LMT) dovranno disporre di un passaporto digitale contenente:

  • Nome del produttore, marchio e identificativo univoco
  • Tipo e modello della batteria
  • Composizione chimica e presenza di sostanze pericolose
  • Percentuale di materie prime riciclate
  • Data di produzione e di immissione sul mercato
  • Stato di salute e durata residua (grazie al BMS)
  • Possibilità di smontaggio, riparazione, riutilizzo
  • Istruzioni per riciclo e trattamento a fine vita

Il passaporto sarà accessibile tramite QR code, con dati parzialmente riservati ai soli operatori autorizzati. Le specifiche operative saranno pubblicate entro agosto 2025. Questi dati saranno utili non solo per la tracciabilità, ma anche per la manutenzione predittiva, la seconda vita e la valutazione ambientale.

Archimede Energia ciclo delle batterie con passaporto digitale, per la Normativa Europea 2023/1542

Obbligo di simbolo “cassonetto barrato”

Per garantire una corretta gestione del fine vita, il Regolamento prevede l’obbligo di apporre sulle batterie il simbolo del cassonetto barrato, che indica:

  • Divieto di smaltimento con i rifiuti urbani
  • Necessità di raccolta differenziata presso centri autorizzati
  • Presenza di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche)

Questo simbolo dovrà essere visibile, indelebile e leggibile, e applicato direttamente sulla batteria oppure sull’imballaggio/documentazione in caso di impedimenti fisici.

Requisiti di durabilità, prestazione e smontabilità

Per promuovere un design sostenibile e ridurre lo spreco, il regolamento impone standard minimi di prestazione e durata:

  • Dal 18 agosto 2027 per le batterie industriali ricaricabili > 2 kWh
  • Dal 18 agosto 2028 anche per le batterie portatili

Inoltre, dal 18 febbraio 2027 sarà obbligatorio progettare le batterie in modo da permettere lo smontaggio e la sostituzione da parte di operatori professionali, facilitando il riuso e il riciclo.

Materiali riciclati: obiettivi vincolanti per il 2028

Dal 18 agosto 2028, tutte le batterie industriali ed EV dovranno contenere una percentuale minima di materiali riciclati:

    • Cobalto: 16%
    • Nichel: 6%
    • Litio: 6%
    • Piombo: 85%

Questo passo favorisce un approccio realmente circolare e incentiva l’adozione di sistemi avanzati di recupero delle materie prime strategiche.

Sicurezza e limiti per sostanze pericolose

Per proteggere ambiente e salute, dal 18 agosto 2024 le batterie dovranno rispettare limiti più stringenti per metalli pesanti:

  • Mercurio: max 0,0005%
  • Cadmio: max 0,002%

Inoltre, per applicazioni come gli SBESS (Stationary Battery Energy Storage Systems) impianti di accumulo stazionari, saranno richiesti test di sicurezza certificati.

Due diligence nella supply chain: responsabilità ambientale e sociale

Il nuovo Regolamento UE sulle batterie prevede, tra i suoi pilastri, l’adozione di un sistema formale di due diligence ambientale e sociale lungo la catena di approvvigionamento. L’obiettivo è garantire che le materie prime critiche (come cobalto, litio, nichel e grafite) siano tracciabili, approvvigionate in modo responsabile e conformi agli standard internazionali.

I principali obblighi includono:

  • Mappatura dei fornitori lungo tutta la supply chain
  • Gestione dei rischi ambientali e umani, con prevenzione e mitigazione
  • Conformità agli standard OCSE/ONU
  • Audit e controlli da parte di enti terzi notificati
  • Report pubblici periodici sull’implementazione delle misure adottate

Inizialmente previsti per il 18 agosto 2025, questi obblighi sono stati ufficialmente posticipati al 18 agosto 2027. Il rinvio è stato approvato il 19 giugno 2025 dal Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti presso il Consiglio UE), per offrire alle imprese un margine più ampio di adattamento.

Cosa prevede la sospensione?

  • Slittamento di due anni dell’intero pacchetto di obblighi di due diligence, compresi il reporting pubblico e le verifiche indipendenti.
  • Maggiore respiro per gli organismi terzi incaricati dei controlli, che potranno completare il processo di accreditamento ad oggi non uniformato.
  • Linee guida europee: la Commissione si impegna a pubblicarle almeno un anno prima dell’entrata in vigore, per supportare le imprese nell’applicazione delle nuove regole.
  • Riduzione degli oneri informativi: il report di conformità sarà richiesto ogni tre anni, anziché su base annuale.

Il posticipo rientra nel più ampio pacchetto “Omnibus IV”, pensato per snellire il quadro normativo e aumentare la competitività industriale dell’Unione. In particolare, la proroga è stata definita essenziale per favorire una transizione ordinata verso standard più elevati e realizzabili, soprattutto per i produttori ed esportatori europei di batterie.

Si tratta, in ogni caso, di una svolta cruciale: aumentare la trasparenza sull’origine delle materie prime significa contribuire concretamente a una filiera più etica e sostenibile, soprattutto in un contesto globale in cui le materie critiche provengono spesso da aree geopoliticamente instabili o soggette a sfruttamento.

Riciclo batterie al litio e raccolta: obiettivi entro il 2027

Il nuovo regolamento impone una gestione efficace del fine vita:

  • Raccolta gratuita per l’utente finale (sistema 0:1)
  • Obbligo di attivare una rete di raccolta capillare
  • Obiettivi minimi di riciclo entro 31 dicembre 2027:
    • Cobalto, rame, nichel, piombo: ≥ 90%
    • Litio: ≥ 50%

Inoltre, vengono fissati obiettivi di raccolta specifici:

  • Batterie portatili: 73% entro il 2030
  • Batterie LMT: 61% entro il 2031

L’economia circolare delle batterie: come funziona in pratica

Applicare i principi dell’economia circolare significa valorizzare la batteria in ogni fase del suo ciclo di vita, fino al post-utilizzo. I tre pilastri sono:

1. Analisi del Ciclo di Vita (LCA)

Permette di valutare l’impatto ambientale complessivo di una batteria dalla culla alla tomba (cradle-to-grave) e ottimizzare produzione, uso e recupero.

2. Seconda Vita delle Batterie

Le batterie esauste di veicoli elettrici possono essere riutilizzate come sistemi di accumulo stazionari (es. per fotovoltaico), riducendo l’impatto ambientale fino al 70% rispetto alla produzione di nuove batterie.

3. Recupero delle Materie Prime

Ad oggi è tecnicamente possibile recuperare oltre il 90% dei materiali presenti in una batteria al litio. Tuttavia, servono investimenti in infrastrutture di riciclo e nella creazione di gigafactory dedicate, come quelle promosse dai progetti IPCEI (Important Projects of Common European Interest).

Archimede energia recycling, Regolamento Europeo 2023/1542

Il ruolo di Archimede Energia: innovazione e responsabilità

Il mercato delle batterie al litio è in piena espansione: secondo McKinsey, entro il 2030 il volume di batterie esauste sarà pari alla domanda globale per lo stoccaggio solare. È quindi essenziale sviluppare soluzioni scalabili per il riuso, il riciclo e la tracciabilità.

Archimede Energia, aderendo a piattaforme come Haiki Cobat, supporta concretamente questa trasformazione. L’obiettivo è contribuire a costruire una filiera responsabile e resiliente, in grado di affrontare le sfide ambientali e industriali dei prossimi anni.

Un’economia circolare è possibile, e già in atto

La transizione energetica richiede molto più che semplici innovazioni tecnologiche: serve una rivoluzione nei modelli produttivi. Le batterie al litio, se progettate e gestite in modo responsabile, possono diventare una risorsa strategica e non un problema ambientale.

Grazie al nuovo regolamento europeo e all’impegno delle aziende del settore, il futuro delle batterie sarà sempre più:

  • Trasparente
  • Tracciabile
  • Riciclabile
  • Sostenibile

Vuoi saperne di più sulle soluzioni di Archimede Energia e sulla conformità normativa delle nostre batterie al litio? Contattaci per una consulenza tecnica personalizzata.